Patrimoni / Perché affidarsi alle società fiduciarie

Rassegna Stampa
30 Giugno 2022

Esperti del settore fiduciario, tra i quali anche Filippo Cappio, Direttore Generale di Unione Fiduciaria, condividono le loro prospettive sulle funzioni e i servizi offerti dalle società fiduciarie evidenziando le caratteristiche distintive delle rispettive organizzazioni.

 

Le società fiduciarie hanno giocato un ruolo significativo in molteplici momenti storici come attori di rilievo in diverse questioni patrimoniali del nostro Paese. Con l’introduzione dei rimpatri giuridici di patrimoni detenuti all’estero, le fiduciarie hanno acquisito la possibilità di agire come sostituti d’imposta su strumenti finanziari presso intermediari esteri, offrendo ai clienti l’esenzione dall’obbligo di dichiarare nella propria dichiarazione dei redditi i propri attivi in amministrazione detenuti all’estero.

Filippo Cappio, Direttore Generale di Unione Fiduciaria, spiega come la società si sia evoluta oltre il tradizionale ruolo di mero esecutore fiduciario, soprattutto nel contesto della cura dei patrimoni complessi. Unione Fiduciaria è infatti attiva nella prestazione di servizi a valore aggiunto quali il consolidamento patrimoniale (account aggregation), l’ottimizzazione fiscale, il recupero della doppia imposizione su proventi esteri e il monitoraggio dell’efficienza di patrimoni finanziari e non. 

Nel core business, la società opera attraverso mandati fiduciari con o senza intestazione, offrendo soluzioni personalizzate aventi oggetto quote societarie, portafogli finanziari e polizze assicurative.

Unione Fiduciaria è spesso coinvolta in mandati speciali o escrow account con ruoli di garanzia e facilitazione di transazioni di compravendita di partecipazioni societarie, così come in piani di incentivazione aziendale come l’azionariato diffuso o le stock options.

Unione Fiduciaria promuove inoltre con sempre maggiore frequenza anche l’utilizzo del trust come strumento per l’ottimizzazione del passaggio generazionale. Forte di una solida patrimonializzazione -che il Direttore Generale sottolinea come requisito cruciale per tale ruolo- nell’ambito trust la società si offre per il ruolo di Trustee (ovvero amministratore e gestore del trust), nonché di Protector (supervisore dell’operato del trustee).