Quotidiano Nazionale – QN Economia / La forza di Unione Fiduciaria «Garantiamo il vostro futuro»

Rassegna Stampa
24 Marzo 2025

La forza di Unione Fiduciaria: «Garantiamo il vostro futuro»
Con 17 miliardi di euro di massa amministrata Unione Fiduciaria, nata a Milano, nel 1958, è un punto di riferimento per imprenditori e privati che vogliono tutelare e ottimizzare il proprio patrimonio per le generazioni future. Sono oltre 220 le banche con le quali Unione Fiduciaria opera quotidianamente in Italia, in Europa e nel mondo e sono 70 le compagnie assicurative italiane ed estere con le quali lavora. “La nostra forza è non avere conflitti di interesse”, dice il direttore generale di Unione Fiduciaria, Filippo Cappio.
Una forza che prosegue ed evolve nel tempo e che cambia adattandosi alle nuove esigenze dei clienti, oltre 5000 in Italia e nel mondo.
Unione Fiduciaria offre mandati con intestazione, il che prevede l’intestazione formale dei beni amministrati in capo alla fiduciaria, mentre i fiducianti ne mantengono la proprietà sostanziale. Gli incarichi possono avere ad oggetto partecipazioni societarie, strumenti finanziari – quotati e non – depositati in banche italiane ed estere, ma anche polizze assicurative vita. “Offriamo inoltre mandati fiduciari senza intestazione, che prevedono la permanenza dell’intestazione dei beni amministrati in capo al cliente, che possono avere ad oggetto immobili siti all’estero, partecipazioni societarie di diritto estero e polizze assicurative vita”, dice il direttore generale, Filippo Cappio.

Cosa fa Unione Fiduciaria?
“Nasciamo nel 1958 e siamo una fiduciaria grande, la più grande per masse amministrate, pari a oltre 17 miliardi di euro. Attualmente lavorano con noi circa 145 persone. Abbiamo 20 azionisti di riferimento ognuno dei quali detiene – in ossequio ai limiti previsti dal nostro statuto – meno del 24% del capitale sociale della società. Sono tre le banche azioniste che si attestano a tale limite: Bper, Banca Popolare di Sondrio e BFF. Operiamo con 220 banche in Italia e nel mondo e 70 le compagnie assicurative nazionali ed internazionali. Degli oltre 17 miliardi totali, amministriamo fiduciariamente sei miliardi di euro in polizze assicurative vita a contenuto finanziario del tipo “Private Life Insurance”, caratterizzato da un alto grado di personalizzazione del profilo di gestione e dalla libera scelta del gestore e/o della banca depositaria e devo dire che sono sempre di più i clienti che apprezzano questo tipo di strumento. Nel settore dell’attività fiduciaria abbiamo una posizione di leadership in Italia e ci rivolgiamo a clienti di fascia alta”.

Chi è il vostro cliente tipo?
“Attualmente abbiamo oltre 5.000 clienti. Sono privati, imprenditori o talvolta soggetti giuridici per conto dei quali, per motivi di ordine fiscale, di garanzia o di privacy, amministriamo fiduciariamente beni sia in Italia sia all’estero. Ad esempio, in ognuno degli scudi fiscali degli ultimi 25 anni ci sono stati affidati beni per svariati miliardi di euro rientrati in Italia con la formula del rimpatrio giuridico. Aiutiamo i nostri clienti nei passaggi generazionali e lo facciamo con i nostri mandati fiduciari, con le polizze vita “Private Life Insurance”, con l’istituto del trust e altri strumenti utili. Noi non gestiamo direttamente i patrimoni quello è un compito svolto dalle banche e dalle compagnie assicurative: noi ci occupiamo di fornire ai patrimoni dei nostri clienti il migliore supporto nell’organizzazione, nell’ottimizzazione della fiscalità e nell’efficientamento del rapporto costo/rendimento. Una cosa che dal 1958 ad oggi abbiamo imparato a fare molto bene”.

Qual è la vostra forza?
“La nostra forza è quella di essere indipendenti e non avere conflitti di interesse. Per questo siamo in grado di mettere i i nostri clienti nella condizione di prendere le decisioni migliori per conservare nel tempo i propri beni. Inoltre, gestiamo per i nostri fiducianti tutta la fiscalità e questo è un indubbio vantaggio”.

Quante persone lavorano in Unione fiduciaria e che tipo di profili ricercate?
“Vent’anni fa avrei risposto prevalentemente profili legali, ma oggi la situazione è molto più diversificata. Oltre ai legali, lavorano con noi moltissime persone laureate in economia e naturalmente è sempre più importante anche la parte tecnologica. Processiamo annualmente centinaia di migliaia di transazioni con il nostro back office che contabilizza le operazioni che hanno luogo presso le banche e le assicurazioni presso le quali abbiamo rapporti in connessione ai nostri mandati fiduciari e, in tema di tecnologia, abbiamo sviluppato e poi ceduto un ramo d’azienda dedicato proprio a servizi di outsourcing informatici ed amministrativi per operatori finanziari. Le competenze dei nostri collaboratori sono selezionate per garantire i temi che riteniamo fondamentali quali competenza e accuratezza ed efficienza operativa. Inoltre, uno degli aspetti cruciali per noi è garantire la riservatezza dei nostri clienti. Attualmente lavorano in Unione fiduciaria 145 persone. La maggior parte di loro sono a Milano, così come anche la maggior parte dei clienti e della massa amministrata. Ma abbiamo uffici anche a Roma, Torino, Genova”.

A cosa servono i mandati fiduciari di Unione Fiduciaria?
“Con i nostri mandati fiduciari possiamo soddisfare svariate esigenze. Unione Fiduciaria può operare come sostituto di imposta su partecipazioni societarie, polizze assicurative o investimenti finanziari depositati presso banche italiane ed estere. In qualità di sostituto di imposta, la Società può svolgere un ruolo nel garantire che gli investimenti dei propri fiducianti siano conformi alla normativa fiscale italiana, applicando e versando le imposte sui redditi generati dai beni amministrati, come ad esempio dividendi, interessi e plusvalenze. Nell’ambito della nostra attività di sostituzione di imposta possiamo essere di grande aiuto nell’ottenimento di ottimizzazioni fiscali. Nello svolgere il proprio ruolo, la fiduciaria effettua per il cliente una compensazione fra i guadagni in conto capitale generati, redditi diversi, ed eventuali pregresse minusvalenze realizzate. Diversamente da quanto succede nella sostituzione di imposta operata dalle singole banche italiane – che applicano la fiscalità solo sui rapporti aperti presso di esse – la fiduciaria ha la notevole particolarità di poter effettuare sotto il mandato di uno stesso fiduciante la compensazione tra plusvalenze e minusvalenze”.

Quali sono i vantaggi per i clienti?
“Nell’amministrazione fiduciaria di beni siti all’estero o depositati in banche estere un vantaggio consiste nell’esenzione dall’obbligo della loro indicazione nel quadro RW nella dichiarazione dei redditi dei fiducianti. Unione Fiduciaria effettua le previste comunicazioni all’Amministrazione finanziaria: i beni esteri in amministrazione, come partecipazioni societarie, portafogli finanziari, immobili, polizze vita e altri, insieme ai flussi finanziari ad esse connessi, non devono quindi essere riportati nel quadro RW o nei quadri di reddito correlati della dichiarazione dei redditi dei fiducianti, che traggono così dal nostro servizio un notevole vantaggio in termini di semplificazione amministrativa e conformità fiscale. Non meno importante è il tema della privacy: nei casi in cui i beni amministrati siano oggetto di mandati con intestazione, la titolarità formale degli attivi è in capo alla società fiduciaria. Da ciò consegue quindi un grado di riservatezza superiore nei confronti dei terzi non autorizzati all’accesso alle informazioni circa la proprietà sostanziale degli attivi amministrati”.

Oggi ci sono esigenze nuove dei clienti, rispetto a vent’anni fa?
“Sicuramente sì. Per questo stiamo ampliando la sfera dei servizi che forniamo, tanto è vero che abbiamo da qualche tempo costituito una società focalizzata nell’intermediazione di polizze assicurative vita a contenuto finanziario. Ci occupiamo poi di recupero della doppia imposizione su proventi esteri, wealth planning, di account aggregation e di molto altro”.
Il passaggio generazionale resta uno dei temi a cui la grande imprenditoria del made in Italy guarda con interesse, unitamente al tema della preservazione e della valorizzazione del patrimonio nel tempo. Per questo Unione Fiduciaria dal 1958 offre servizi pensati per supportare i clienti nella gestione delle proprie risorse e dei propri beni, assicurando al contempo la loro continuità tra le generazioni. “Lavoro in Unione Fiduciaria dal 1999 e ho avuto l’opportunità di assistere a diversi passaggi generazionali, alcuni una prima volta e altri, in tempi più recenti, anche una seconda. Le esigenze e i valori nel tempo restano spesso gli stessi e noi lavoriamo per dare soluzioni che forniscano con continuità valore aggiunto ai patrimoni dei nostri clienti”, dice il direttore generale di Unione Fiduciaria, Filippo Cappio.

Unione Fiduciaria ha, nel tempo, aumentato e diversificati i propri servizi. Per questo, recentemente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Marco Agostini Direttore dell’Area Commerciale e Vicedirettore Generale della Società.
Marco Agostini, in possesso dell’abilitazione alla professione di Dottore Commercialista e iscritto all’albo dei consulenti finanziari, vanta un’esperienza professionale maturata per oltre 30 anni nelle primarie Banche nazionali e internazionali. In particolare, Agostini ha lavorato per 18 anni in Banca IMI, è stato azionista e capo degli investimenti in una SGR operante nel private equity, si è occupato di wealth management in Schroders edal luglio 2017 ha lavorato in UBS Global Wealth Management.
“Con l’ingresso di Marco Agostini la nostra struttura si è arricchita di una capace figura strategica che sta contribuendo a conferire un moderno taglio commerciale e un ulteriore efficientamento del front office di Unione Fiduciaria.”, spiega il direttore generale di Unione Fiduciaria, Filippo Cappio.
“Si amplia così l’area commerciale della fiduciaria e si diversificano i servizi offerti, nell’ottica di continuare a dare garanzie su privacy e riservatezza ai nostri clienti. Siamo in questo un vero punto di riferimento”, conclude Filippo Cappio.
Fra i servizi offerti c’è anche il Trust, uno strumento che configura un rapporto fiduciario in forza del quale una persona, fisica o giuridica, si spossessa di determinati beni e li affida ad un Trustee, che li amministra nell’interesse dei beneficiari, o per il perseguimento di uno scopo, secondo determinate disposizioni e sotto il controllo del di un Guardiano. L’effetto principale dell’istituzione di un Trust è la segregazione patrimoniale, in virtù della quale i beni apportati costituiscono un patrimonio separato.
Unione Fiduciaria – realtà ideale per svolgere questo tipo di attività in quanto italiana, patrimonializzata e di esperienza in questo settore – può assumere il ruolo di Trustee, ovvero del soggetto che ha il compito di amministrare i beni a vantaggio dei beneficiari o per lo scopo individuato dal disponente.