Italia Oggi / Successioni, imprenditori rigidi sui passaggi generazionali

Rassegna Stampa
2 Ottobre 2023

Il punto di vista di Unione Fiduciaria e di vari altri esperti sul tema del passaggio generazionale e dell’evoluzione delle strategie successorie, sempre più sofisticate e con strutture internazionali.

 

Il settore delle successioni, in particolare testamentarie, rappresenta una delle sfide più complesse dell’ordinamento italiano. Nonostante eventi recenti e noti personaggi siano stati motivo di discussione sulla successione, secondo le statistiche dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili solo il 12% degli italiani redige un testamento. Gli studi legali sono coinvolti nella pianificazione successoria, soprattutto in presenza di imprese, ma la resistenza culturale a redigere il testamento è ancora diffusa.

Alcuni esperti suggeriscono che il basso tasso di redazione possa derivare da pregiudizi culturali e dalla convinzione errata che la scrittura del testamento preceda la morte. La corretta successione, specialmente per le imprese, richiede una pianificazione attenta e tempestiva. Nonostante le norme del Codice Civile siano stabili, molti cittadini non le conoscono a fondo. 

«Alcuni recenti accadimenti hanno riacceso i riflettori nei confronti delle dinamiche successorie legate ad importanti famiglie e nomi noti del panorama domestico ed internazionale» dice il Direttore Generale di Unione Fiduciaria, Filippo Cappio. «Il testamento del Cavaliere, ad esempio, ha dimostrato come attraverso un documento di poche righe sia stato possibile trasferire un patrimonio ingente e complesso, anche riuscendo a garantire continuità nella cassaforte di famiglia (e nelle società da quest’ultima partecipate). Dal nostro punto di vista osserviamo una crescente sensibilità verso il tema del passaggio generazionale e un’evoluzione delle strategie successorie, sempre più sofisticate e con cifre internazionali».

Il Direttore Generale Filippo Cappio aggiunge che «la legislazione italiana, tuttavia, non sempre è in grado di garantire il pieno raggiungimento dei desiderata del disponente, soprattutto se si tratta di patrimoni complessi, eterogenei ed internazionali. Si pensi, ad esempio, ai limiti dati dalle previsioni codicistiche in materia di quota di legittima o al divieto di patti successori».

Altri esperti pongono l’accento sulla possibilità per gli imprenditori di utilizzare il “patto di famiglia” per superare i vincoli della normativa (anche se è necessario ottenere il consenso unanime dei legittimari e dall’obbligo di liquidazione delle quote di riserva a carico del beneficiario), sull’l’importanza di considerare le regole internazionali per evitare complicazioni nella devoluzione dei beni ereditari, sulle liberalità precedenti alla devoluzione testamentaria che possono generare contenziosi (soprattutto se violano le quote di legittima) e sulla rilevanza del grado di accuratezza della dichiarazione di successione per evitare sanzioni.

È inoltre osservato come la redazione del testamento debba considerare la chiarezza del linguaggio e l’attenzione alle parole utilizzate per evitare futuri contenziosi: accorgimenti come la revoca sistematica dei testamenti precedenti e l’attenzione alle condizioni aggiunte sono fondamentali per garantire l’efficacia del testamento. 

Per quanto concerne il caso della gestione della successione nelle imprese, è enfatizzata la necessità di una visione a lungo termine con un’individuazione preventiva dei successori maggiormente idonei alla guida aziendale. Gli esperti sottolineano inoltre che quando si tratta di patrimoni complessi con molte società, la successione deve essere ‘preparata’ con anticipo, utilizzando strumenti del diritto societario per garantire coerenza e fluidità. 

La pianificazione successoria dovrebbe essere considerata come un processo che va oltre la redazione del testamento, coinvolgendo aspetti legali, fiscali e aziendali. La cultura della pianificazione patrimoniale in Italia deve essere sviluppata ulteriormente, considerando gli strumenti legali disponibili e agendo in anticipo per evitare contenziosi e garantire la continuità generazionale. Possono contribuire in questo senso l’uso di strumenti assicurativi per ottimizzare il carico fiscale per gli eredi o l’utilizzo di strumenti legali come il trust che può facilitare una successione coerente e fluida.